Relax in Toscana
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La zuppa di Castagneto

5/15/2019

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Per 4 persone:
300 g di patate
250 g di fagioli cannellini lessati
250 g di fagioli borlotti gia lessati
150 g di carote
150 g di sedano
2 cavoli neri
1 cipolla
Mezza verza
1 spicchio di aglio
6 cucchiai di olio Evo castagnetano
5foglie di bietola di campo
Mezzo cucchiaio di concentrato di pomodoro
Sale e pepe
Pane toscano raffermo

Tritare e rosolare la cipolla e l’agli,  e farli soffriggere in pentola con un filo di olio Evo Castagnetano. Aggiungere il concentrato di pomodoro, un bicchiere di acqua, le carote, patate e sedano a pezzettini, Aggiungere 2/3 dei fagioli (già passati) e gli altri ingredienti con 1 litro di acqua.
 Tagliare la verza, il cavolo nero e la bietola e aggiungerli, poi aggiustare di sale e lasciar cuocere per circa 1 ora con la pentola coperta a fiamma bassa. 
Infine aggiungere i fagioli rimasti e continuare la cottura per altri 10 minuti.
Il pane affettato va nei piatti e la zuppa si versa sopra …..gnammmm , deliziosa con sopra un filo d’olio d’oliva e pepe macinato fresco
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Pane e vino toscani

5/15/2019

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Noi  Toscani siamo  notoriamente bevitori e .. peccatori!
A partire da uno dei rappresentanti più illustri di Bolgheri e Castagneto, Giosuè Carducci:
il Poeta  era un gran bevitore, amante delle belle donne e del buon cibo castagnetano e bolgherese.

Lingua e Vini: il bere aiuta la favella, e noi Toscani, già dotati di un accento  inconfondibile e di un linguaggio colorito tanto  quanto è saporita la nostra cucina locale, amiamo la bella vita, semplice ma al tempo stesso elitaria, di cui Bolgheri è emblema.

La cucina è tipicamente maremmana, con origini contadine, butteresche, le ricette sono fatte di ingredieni semplici di carne e verdure arricchite con spezie o erbe aromatiche.: cinghiale e zuppe.
Nelle zuppe incontriamo un protagonista della tavola maremmana: il PANE SCIAPO: il pane di queste zone è notoriamente sciocco, il sale era troppo costoso già in epoca etrusca!

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Turismo "lento" .. in senso positivo...

5/14/2019

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Il 2019 è l'Anno nazionale del turismo lento, un modo di viaggiare  che cerca di scoprire le bellezze nascoste italiane, attraverso cammini e pedalate, all'insegna del rispetto dell'ambiente e dei territori visitati. ​
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"I Cipressi"

5/13/2019

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Bolgheri è da sempre nota grazie alle poesie del poeta Giosuè Caducci, che qui trascorse buona parte della sua infanzia.
La poesia carducciana descrive con nostalgia la zona di Bolgheri, il vicino mare e il profumo del mosto che mette il buonumore nelle stradine del borgo
E come previsto nella poesia, Bolgheri  oggi cede il passo all’enologia, diventando sempre più un’ambita meta per i gastronauti più raffinati!
Al tempo di Carducci, ancora l’Alta maremma livornese non sembrava  portata a produrre vini di alta qualità, mentre  era celebre per i suoi vini da tavola, e invece… a seguito dell’imponente opera di bonifica, durata per secoli a partire dai Lorena, si iniziano a raccogliere dei  frutti preziosi, ovvero dei vini dai caratteri veramente unici e differenziati! 
E oggi … I vigneti del Sassicaia, così come quelli di altri vini famosi della zona, come Bolgheri e Ornellaia, sono quasi tutti localizzati tra le colline di Bolgheri e di  Castagneto Carducci, colline celebrate in molte delle rime del poeta.
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L'Aceto di Castagneto

5/13/2019

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A Castagneto da qualche anno è iniziata anche la storia dell'aceto toscano. 
Riccardo e Laura hanno creato un aceto dal tono profondo e di grande spessore.
Il bouquet di aromi è complesso, persistente, con accentuate note balsamiche. I gusto
è robusto ed armonioso con la netta percezione di sentori fruttati.
Il condimento viene lavorato secondo gli antichi metodi tradizionali partendo da una sapiente miscela dei migliori mosti cotti con l'aggiunta di aceto di vino proveniente da uve del territorio Toscano. La cottura del mosto è lenta, prolunga, a fuoco moderato, secondo i riti della tradizione. L'affinamento in botti di legni pregiati conferisce profumo e gusto avvolgenti ed equilibrati oltre ad una elevata densità.
É un prodotto estremamente versatile, ottimo per condire fresche insalate, pinzimoni, primi piatti a base di verdure e risotti. Esalta i sapori delle carni bollite o grigliate, accompagna i formaggi
stagionati. Il gusto morbido ben si coniuga anche con i gelati, le creme e la frutta fresca.
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Marina di Castagneto Carducci

5/13/2019

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Al di là della salubre aria collinare, Castagneto Carducci offre anche la possibilità di godere di un mare che si fregia della Bandiera Blu da tanti anni.
Acqua limpida e servizi di ottimo livello fanno di questa zona di mare uno dei luoghi di vacanza più apprezzati da quanti cercano una località che possa offrire veramente tutto, dal mare alla collina, dalla cultura agli eventi estivi, dall’ottimo cibo di terra e di mare al vino e all’olio evo, dalla moda all’artigianato: il tutto, naturalmente strettamente Made in Tuscany.
Quanti amano le passeggiate al fresco, tra gli alberi e il cicaleccio delle cicale, possono trovare nella secolare pineta una delle aree più fresche della zona: gli oltre dieci chilometri di pineta che corrono lungo la costa rappresentano un’ulteriore elemento peculiare di questa zona della Val di Cornia. Caratteristica di molte aree di mare della Toscana, la pineta di Marina di Castagneto Carducci offre la possibilità di campeggi per quanti vogliano vivere a stretto contatto con la natura.
E per un week end di relax dove dormire? Ad esempio al Relais Le Fornacelle..
Un oasi di pace in un parco di 3 ettari di verde, con 2 piscine e tanti appartamenti di charme.
Quiete, verde, privacy: www.relaislefornacelle.com
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Il Sassicaia

5/13/2019

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​I vigneti del Sassicaia beneficiano di un microclima particolarmente favorevole:  la macchia li difende  dal libeccio e dal maestrale e garantisce la giusta escursione termica tra il giorno e la notte, in modo che gli  aromi più delicati e nobili si accumulano.
Questa nicchia, questa favorevole combinazione di clima, terreno e vitigno, determina la particolare e spiccata personalità del  Sassicaia.
Il vino è stato inizialmente prodotto a uso familiare, privilegiando la qualità alla  quantità.
La prima annata commercializzata fu il 1968.
E' nel 1972 arriva il successo planetario. 
Il primo a conferirgli la “laurea” fu  Luigi Veronelli; nel 1978, in una degustazione alla cieca organizzata dalla rivista inglese "Decanter" sui più importanti Cabernet, l'annata 1972 del Sassicaia viene eletta miglior Cabernet al mondo.
La vigna principale è la “Sassicaia”: 17 ettari situati a 60-80 m s.l.m. e adagiati su di un terreno di grandissimo interesse viticolo per la sua conformazione, per la sua composizione chimico-fisica, per il suo collocamento ambientale e per il particolare microclima dovuto alla posizione davvero unica. 
Le altre vigne sono quelle dell’Aia Nuova e dei Mandrioli rispettivamente di 9 e di 12 ettari su terreni compresi fra 80 e 90 m s.l.m., completate da altri 14 ettari di vigneti della zona collinare situati fra 250 e 350 m  s.l.m. L’età media dei vigneti è di circa 20 anni. Da queste zone derivano vini con caratteristiche complementari sotto il profilo del tenore acidimetrico, del pH, del valore polifenolico, ecc.
L’assemblaggio, prima del passaggio in barriques, viene a determinare il carattere definitivo e la personalizzazione di questo vino di fama mondiale.
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I "Super Tuscan": le origini

5/13/2019

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Anche se non era nelle sue intenzioni, la nascita dei Super Tuscan si potrebbe attribuire al barone Bettino Ricasoli (1809 – 1880). Fu lui che fissò la formula del Chianti Classico, nel 1872: il 70% doveva essere composto da uve Sangiovese e la parte restante da uve Canaiolo e Malvasia.
Circa cent’anni dopo, verso la fine degli anni ’60 del secolo scorso,
alcuni produttori vinicoli toscani si sentivano un po’ stretti nella rigidità del disciplinare di denominazione del Chianti Classico. 
Tuttavia, per fregiarsi della certificazione DOC (Denominazione di Origine Controllata) i loro vini dovevano attenersi a questa.
il primo che decise di non farsi limitare dal disciplinare e inizio a sperimentare nuove strade con l’aiuto del famoso enologo Giacomo Tachis, 
 fu il  marchese Incisa della Rocchetta 
In questo modo nacque il Sassicaia, il precursore dei Super Tuscan. 
Sicuramente non era lo sprovveduto che si credeva …. Sapeva di avere in mano ottime carte. Il terreno nei pressi di Bolgheri, in cui veniva e viene prodotto il Sassicaia ha caratteristiche sassose molto simili alla zona di Graves, vicino a Bordeaux. Questo lo rendeva poco adatto al Sangiovese, ma era perfetto per coltivare uve internazionali di altissima qualità, quali Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, da cui si sarebbero potuti ottenere grandi vini rossi, longevi e strutturati. L’intuizione del marchese, di contrapporre al Chianti Classico un nuovo concetto di vino toscano,  e utilizzare uve non autoctone come quelle bordolesi, fu presto vincente, 
Il fenomeno Super Tuscan stava nascendo ma nessuno ancora li chiamava così
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Zafferano..

5/9/2019

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Lo zafferano che viene usato per dare  un inconfondibile sapore a tante pietanze è il pistillo del fiore di Crocus Sativus. Contiene più di 100 sostanze aromatiche ed è un alimento ricchissimo di carotenoidi (antiossidanti naturali) e di vitamine che contribuiscono alla metabolizzazione dei grassi.
Lo zafferano ha molte proprietà: contrasta l’invecchiamento, stimola il metabolismo, aiuta la digestione, riduce la pressione e abbassa il colesterolo e i trigliceridi e infine combatte i radicali liberi e innalza le difese immunitarie.
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